Fiacchezza, debolezza muscolare, nervosismo e irritabilità. Ma anche disturbi del sonno o fastidi intestinali, possono essere campanelli d’allarme di un problema divenuto ormai epidemico: la disfunzione tiroidea.
Ed incredibile quanto questa piccola ghiandola possa incidere sulla qualità di vita, non a caso il presidente della Società Italiana di Endocrinologia, Paolo Vitti (anche responsabile scientifico della Settimana mondiale della tiroide), dal 21 al 27 maggio, la definisce «la “centralina” che regola l’energia di tutto il nostro organismo».
Ma, come funziona questa “centralina”? Una cosa che non tutti sanno è che esiste un piccolo segreto per prevenire le malattie della tiroide: assumere iodio in quantità adeguate, visto che proprio lo iodio è il costituente essenziale degli ormoni tiroidei.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda, quindi, di usare sale iodato. In molti casi si possono usare anche integratori avere una carica supplementare di iodio. Il fabbisogno quotidiano stimato di iodio è di 150 microgrammi per gli adulti, 90 per i bambini fino a sei anni, 120 per i bambini in età scolare e 250 per le donne in gravidanza e durante l’allattamento.
Ciò che invece è assolutamente da evitare è il cosiddetto «screening indifferenziato», che alla fine non porta a nulla. In caso di disturbi il consiglio è sempre lo stesso: parlarne con il proprio medico per una visita specialistica.