EMS- Electro Muscle Stimulation
L’EMS è una tecnologia non invasiva, in grado di stimolare la crescita muscolare grazie all’utilizzo contemporaneo di onde elettromagnetiche localizzate ed RF ad alta intensità. Il ruolo delle radiofrequenze è quello di riscaldare il muscolo per preparlo allo sforzo indotto dall’utilizzo dell’EMS.
Studi dimostrano come questo dispositivo sia in grado di favorire, oltre ad una ipertrofia muscolare indotta da stimoli elettromagnetici sovramassimali non ottenibili con l’attività fisica volontaria, anche una riduzione della massa grassa.
Ma come funziona?
Grazie all’azione delle onde elettromagnetiche viene indotto un cambiamento nella permeabilità di membrana, una polarizzazione cellulare ed un rilascio di acidi grassi da parte delle cellule adipose che ne induce apoptosi tramite una reazione chimica da stress del reticolo endoplasmatico. Contemporaneamente il muscolo è costretto ad adattarsi alla stimolazione sovramassimale conducendo ad ipertrofia muscolare ed iperplasia delle fibre muscolari. Il risultato finale sarà dunque un rimodellamento del tessuto adiposo in eccesso ed un aumento della massa magra.
Come funziona la stimolazione sovramassimale?
In condizioni fisiologiche e durante un’attività fisica volontaria, le contrazioni muscolari sono seguiti da una fase di rilassamento. Ciò è dovuto all’incapacità da parte del sistema nervoso centrale di stimolare un nuovo impulso mentre il precedente è ancora attivo (periodo refrattario).
Contrariamente a quanto avviene fisiologicamente, questa tecnica è in grado di emettere impulsi ad una frequenza maggiore, impedendo al muscolo di rilassarsi fra un ciclo e l’altro. Questo fenomeno è dunque in grado di stimolare una intensa lipolisi ed un profondo rimodellamento muscolare.
Si prova dolore?
Il bersaglio del campo magnetico formato dai manipoli è il nervo motore periferico, questo porterà ad una contrazione di tutta l’area innervata dallo stesso. Il campo è anche in grado di colpire esclusivamente le fibre di maggiori dimensioni (motorie), tralasciando le fibre sensoriali e rendendolo dunque indolore.
Chi può farlo?
La metodica non può essere applicata in caso di gravidanza, in caso di epilessia, malattie tumorali in fase attiva ed utilizzo di pacemaker o protesi.
Quanto dura una seduta e quanto spesso andrebbero fatte?
La seduta dura 30 minuti e vanno effettuate 1 o 2 volte a settimana in maniera costante.
Dopo quanto si vedono i risultati?
Solitamente i risultati sono visibili a partire dalla 6/7 seduta, in alcuni casi è necessario più tempo.
Risultati a favore dell’efficacia?
Numerosi studi sono stati effettuati per dimostrare l’efficacia di questo trattamento. I più recenti dimostrano una riduzione di circa il 19.2% della massa grassa ed un aumento del 15.8% della massa magra dopo 4 trattamenti nel primo studio
PROFESSIONISTI all’avanguardia
Il telefono, come strumento utilizzato da tutti, può essere preso come esempio lampante della rivoluzione tecnologica. Dal suo ruolo esclusivo di “telefono”, vincolato da un cavo e con la composizione dei numeri prima mediante una rotella, poi mediante tasti, siamo passati al ruolo di “assistente personale” del quale non possiamo fare a meno, proprio per la molteplicità di usi a cui è oggi destinato.
Il telefono del 2000, lo smartphone (tradotto esetteralmente, telefono intelligente), può ben rappresentare sia il concetto di innovazione che di specializzazione. Innovazione in quanto in un piccolissimo spazio si concentra una tecnologia che ci consente di realizzare applicazioni un tempo impensabili, ora indispensabili, ma che necessitano sempre di un periodo di apprendimento; pur essendo “alla portata di tutti”, solo pochi riescono a trarne appieno tutte le innumerevoli potenzialità.
Traslando questi concetti al campo medico ed estetico osserviamo come, oggi, nello scegliere la tecnologia più adatta per una determinata patologia o inestetismo possiamo trovarci in difficoltà: siamo infatti continuamente inondati da informazioni su macchinari, attrezzature, prodotti cosmetici, che promettono tutti risultati straordinari. Indubbiamente sono stati fatti molti passi avanti rispetto a quando, per esempio, le vene varicose e i capillari venivano esclusivamente trattati con il bisturi o una siringa.
Oggi abbiamo a nostra disposizione una rosa di possibilità che ci consentono di ottenere risultati migliori con una ridotta invasività, minori rischi e una ripresa molto più rapida. Discorso analogo per quanto riguarda l’altro tema particolarmente caldo per le donne: cellulite, lipoedema, sovrappeso. È incredibile quante apparecchiature esistono per questi trattamenti e quante ce ne vengono proposte annualmente, c’è solo l’imbarazzo della scelta. All’inizio della mia attività, invece, il trattamento della cellulite o del lipoedema veniva eseguito esclusivamente con la mesoterapia, e la pressoterapia ha rappresentato già un grande avanzamento tecnologico! Ma spesso, di fronte a questa così ampia varietà di macchinari a disposizione, ci si dimentica dell’importanza fella specializzazione, termine che non viene preso molte volte nella giusta considerazione.
Possiamo riempire i nostri studi di tecnologia ma senza l’esperienza e la serietà professionale non avremo mai quei risultati che i nostri pazienti o i nostri clienti richiedono.
I nostri macchinari sono un po’ come il “telefono”: dobbiamo studiare tanto per trarne tutte le potenzialità e farli interagire al meglio con il paziente/cliente. Allora è fondamentale, in questo mare magnum di proposte, pensare prima di tutto ad aggiornarsi perché solo attraverso lo studio, l’esperienza lavorativa, il confronto con i colleghi, è possibile raggiungere l’obiettivo finale: la soddisfazione dei nostri clienti e contemporaneamente la nostra. Dopo oltre 40 anni di attività nel campo del benessere e della bellezza, provo ancora un profondo piacere nel vedere il prima e il dopo di un trattamento ben riuscito, ma ancora di più nel condividere la gioia del paziente. Purtroppo, nonostante il mio centro sia organizzato con tutto il meglio che la tecnologia rende disponibile, non sempre i risultati sono quelli che vorremmo… Ma dobbiamo fare i conti con il fatto che il nostro particolare lavoro ha una variabile poco prevedibile legata alla risposta individuale. L’esperienza ci viene incontro attraverso la consapevolezza che ci sono situazioni che inevitabilmente non possono essere trasformate ma solo migliorate, l’importante è sempre una chiara e “onesta” informazione resa alle persone che si affidano a noi. Abbiamo tutta la tecnologia più innovativa, abbiamo una grande esperienza, ma non facciamo miracoli!