Flavotonic: il nuovo integratore alimentare della BrotherMedicaLS
Il Flavotonic è un integratore di nuova generazione di qualità rivolto al trattamento ma soprattutto alla prevenzione delle patologie vascolari. La sua formulazione unica è stata studiata per fornire un supporto anche nello sportivo grazie alla presenza di L- Carnitina.
I singoli flavonoidi sono stati scelti con cura sulla base di studi scientifici che hanno dimostrato l’elevata efficacia nel trattamento delle patologie vascolari.
I flavonoidi contenuti in questo prodotto sono sotto forma di nanopolveri (anche detti micronizzati); questo processo permette di aumentare notevolmente la superficie di contatto delle polveri in modo da favorire l’interazione tra il polimero e le cariche minerali. Questo permette un maggiore assorbimento intestinale dei flavonoidi e quindi un effetto maggiore.
Cosa sono i flavonoidi:
I flavonoidi sono una categoria di composti naturali che si trovano all’interno di piante e frutti. La dieta moderna non sempre permette di assumere sufficienti dosi di flavonoidi, per questo l’uso degli integratori è sempre più consigliato.
Agiscono a vari livelli:
- Potenziano il sistema immunitario;
- Modulano l’infiammazione, soprattutto a carico del sistema cardiovascolare;
- Migliorano il trofismo di Arterie, Vene e capillari;
- Agiscono come scavenger di radicali liberi riducendo lo stress ossidativo soprattutto a carico del sistema venoso.
I flavonoidi sono fondamentali sia nel trattamento di patologie vascolari ma anche nella prevenzione. La loro azione preventiva è estremamente efficace soprattutto nei confronti del sistema cardiovascolare. Rivestono un ruolo importante anche nello sportivo permettendo un più rapido recupero dopo l’esercizio fisico.
Il Flavotonic contiene al suo interno:
- L-Carnitina;
- Diosmina;
- Esperidina;
- Rutina;
- Meliloto e.s. di cui cumarina;
- Centella e.s. di cui asiaticoide.
Carnitina
La carnitina è un amminoacido non essenziale che svolge un ruolo fondamentale per il metabolismo degli acidi grassi, questo li trasporta ai mitocondri permettendone l’ossidazione per ottenere energia.
La carnitina può essere assunta attraverso prodotti di origine animale come carne bianca e rossa. In letteratura sono presenti numerosi lavori che hanno dimostrato un miglioramento nelle performance sportive grazie all’aumento del consumo degli acidi grassi per la produzione energetica (1). Ha inoltre elevata efficacia nel ridurre lo stress metabolico e il dolore muscolare post esercizio riducendo la quantità di acido lattico prodotto durante lo sforzo prolungato (2). La carenza di carnitina può provocare una alterata funzionalità del muscolo cardiaco.
Diosmina
La diosmina è presente soprattutto nei frutti del genere citrus (limoni, arance, pompelmi), si trova anche nei fiori della Tura (ruta graveoleolens) e nelle foglie del Bucco (Agathosma/Barosna betulina).
Esplica la sua funzione principale sulle vene, funge da veno-tonico e protettore vascolare, causa una costrizione delle vene e un aumento della resistenza dei vasi con riduzione della permeabilità.
A livello del microcircolo migliora l’equilibrio tra il processo coagulativo e quello fibrinolitico proteggendo così lo strato endoteliale. Agisce inoltre riducendo la rigidità dei globuli rossi favorendone lo scorrimento nei vasi di piccolo calibro.
Studi in vitro hanno evidenziato il ruolo della diosmina nel diminuire l’aderenza dei leucociti all’endotelio venulare, questo effetto combinato con la minore attivazione delle piastrine e del complemento riduce il rilascio di istamina e quindi il danno endoteliale indotto dai leucociti (3).
Studi in vivo effettuati su animali da laboratorio hanno dimostrato che la diosmina può aumentare il drenaggio linfatico, determinando un’azione benefica per gli edemi peri-vascolari (4).
Uno studio randomizzato in doppio cieco ha dimostrato che la formulazione orale micronizzata è associata ad un maggiore sollievo per paziente rispetto ai sintomi tipici legata all’insufficienza venosa, quali:
- pesantezza degli arti;
- sensazione di gonfiore;
- dolorabilità.
Con la diosmina micronizzata è risultato migliore anche l’esito della pletismografia strain-gauge a 60 mmHg (massimo volume di riempimento a 60 mmHg e tempo totale di svuotamento) (5). Le differenze osservate a livello clinico fra diosmina micronizzata e non micronizzata sono in parte riconducibile ad un migliore assorbimento gastrointestinale della diosmina micronizzata (caratterizzata da particelle di dimensioni più piccole rispetto alla forma non micronizzata) (6). In caso di intervento chirurgico per la correzione delle vene varicose, la diosmina è risultata migliorare l’area sottocutanea interessata da emorragia (studio clinico multicentrico DEFANS). I pazienti, che avevano ricevuto diosmina per via orale nelle due settimane precedenti l’intervento chirurgico e per 30 giorni dopo, hanno evidenziato punteggi migliori per severità del dolore (punteggio VAS, Visual Analogic Scale: 2,9 vs 3,5 rispettivamente con e senza diosmina) ed estensione dell’emorragia (punteggio: 3,4 vs 4,6). La differenza in termini di qualità di vita nelle 4 settimane successive all’intervento (follow up) fra gruppo trattato e gruppo non trattato non ha raggiunto la significatività statistica (7).
In una metanalisi relativa a 5 studi clinici, condotti su ampia scala, e relativi all’uso della diosmina nel trattamento delle ulcere venose, l’uso del farmaco è risultato clinicamente significativo soprattutto per le ulcere di medie dimensioni (5-10 cm2) che persistevano da almeno 6-12 mesi (8).
La combinazione diosmina/esperidina è risultata efficace nel trattamento dei linfedemi della parte superiore del corpo, che si verificano in circa il 20% delle pazienti dopo terapia standard per il cancro al seno (9).
Esperidina
Anche l’esperidina si trova all’intero degli agrumi. Ha effetti ipocolesterolizzanti e cardioprotettivi. Si è rivelata efficace nella modulazione dei processi infiammatori a carico del sistema venoso in particolare sul miglioramento del trofismo cellulare.
Uno studio effettuato su ratti ha evidenziato una attività antiossidante e antiapoptotica in particolare quando usata in prevenzione (10).
In combinazione con la diosmina si potenzia l’efficacia nel proteggere l’intero sistema vascolare dallo stress ossidativo.
Rutina
La rutina è comunemente conosciuta come rutoside ed è anch’essa presente nelle piante del genere citrus oltre che nel grano saraceno, nel vino rosso, menta eucalipto e altre fonti vegetali.
Svolge una funzione antiossidante in quanto è in grado di legarsi al ferro bivalente impedendo il legame con il perossido d’idrogeno riducendo così la formazione di radicali liberi (11).
Rafforza la parete capillare e riduce i sanguinamenti, contrasta l’edema fornendo un sollievo per i sintomi legati alla circolazione linfoematica.
Il dott. R. Flaumenhaft in una pubblicazione su The Journal of Clinical Investigation ha evidenziato che la rutina è in grado di inibire la formazione di coaguli di sangue in un modello animale di trombosi. Questa è in grado idi inibire l’aggregazione piastrinica e la conversione di fibrina durante le fasi iniziali della trombosi.
L’uso degli estratti di Adansonia digitata si è dimostrata 10.2 volte più potente della vitamina c nell’eliminazione dei radicali superossido (12).
Meliloto
Il meliloto è una pianta officinale dal cui fiore vengono estratte le cumarine.
Le proprietà farmacologiche dimostrate sono: diuretiche, antiedemigene e flebotoniche. Gli effetti maggiori della cumarina sono sul drenaggio linfatico, essenziale per garantire l’assorbimento dei liquidi presenti negli spazi extracellulari.(13) In casi di scarsa circolazione linfatica, si verifica un accumulo di liquidi nei tessuti con conseguente gonfiore soprattutto nelle zone declivi, quindi caviglie e piedi. Molto utile quindi nei casi di vene varicose e di tromboflebite.
La sua azione non è anticoagulante in senso stretto ma blocca l’azione della VitK responsabile della ossidazione dei fattori II, VII, IX e X (definiti vitamina K – dipendenti in quanto necessitano della vitamina K per svolgere la loro azione biologica) la vitamina K è infatti indispensabile per l’azione di un enzima epatico (carbossilasi) che rende i fattori suddetti capaci di legare il calcio e di ancorarsi ai fosfolipidi piastrinici carichi negativamente (14,15).
Tra gli altri effetti delle cumarine troviamo:
- Antibatterica;
- Foto-sensibilizzante;
- Sedativo per favorire il sonno.
Centella
La centella è una pianta officinale appartenente alla famiglia delle Apiaceae o Ombrellifere.
La sua funzione è dovuta alla combinazione di 3 composti terpenici: asiaticoside, acido asiatico, acido madecassico, questi stimolano l’incameramento della lisina e prolina nell’endotelio vascolare (16).
Aumenta la produzione di collagene migliorando il tono e la resistenza di arterie e vene. La sua azione si esplica anche sulla cicatrizzazione, utile quindi nel trattamento di ulcere cutanee o nelle ustioni (17).
Bibliografia
1. Effect of Glycine Propionyl-L-Carnitine on Aerobic and Anaerobic Exercise Performance.
Webb A. Smith, Andrew C. Fry , Lesley C. Tschume , Richard J. Bloomer.
2. Effects of a multi-nutrient supplement on exercise performance and hormonal responses to resistance exercise.
William J. Disa L. HatfieldBarry A. SpieringJakob L. VingrenMaren S. FragalaJen-Yu HoJeff S. VolekJeffrey M. AndersonCarl M. Maresh.
3. Cellular basis of inflammation, edema and the activity of Daflon 500 mg.
Friesenecker B1, Tsai AG, Intaglietta M.
4. A lymphatic function of Daflon 500 mg.
Labrid C.
5. Advantage of a micronized flavonoidic fraction (Daflon 500 mg) in comparison with a nonmicronized diosmin.
Amato C.
6. Comparison of the absorption of micronized (Daflon 500 mg) and nonmicronized 14C-diosmin tablets after oral administration to healthy volunteers by accelerator mass spectrometry and liquid scintillation counting.
Garner RC1, Garner JV, Gregory S, Whattam M, Calam A, Leong D.
7. Surgical correction of varicose vein disease under micronized diosmin protection (results of the Russian multicenter controlled trial DEFANS).
Pokrovsky AV1, Saveljev VS, Kirienko AI, Bogachev VY, Zolotukhin IA, Sapelkin SV, Shvalb PG, Zhukov BN, Vozlubleny SI, Sabelnikov VV, Voskanian YE, Katelnitsky II, Burleva EP, Tolstikhin VY.
8. Micronized diosmin (Detralex) for vein-related trophic ulcers: European experience.
Savel’ev VS1, Pokrovskiĭ AV, Sapelkin SV, Bogachev VIu, Bogdanets LI, Zolotukhin IA.
9. Evaluation by lymphoscintigraphy of the effect of a micronized flavonoid fraction (Daflon 500 mg) in the treatment of upper limb lymphedema.
Pecking AP.
10. Protective role of hesperidin against γ-radiation-induced oxidative stress and apoptosis in rat testis.
Shaban NZ1, Ahmed Zahran AM2, El-Rashidy FH1, Abdo Kodous AS2.
11. Blanching influences the phenolics composition, antioxidant activity, and inhibitory effect of Adansonia digitata leaves extract on α-amylase, α-glucosidase, and aldose reductase.
Irondi EA1, Akintunde JK1, Agboola SO2, Boligon AA3, Athayde ML3.
12. A Methanol Extract of Adansonia digitata L. Leaves Inhibits Pro-Inflammatory iNOS Possibly via the Inhibition of NF-κB Activation.
Yihunie Ayele, Jung-Ah Kim, Eunhee Park, Ye-Jung Kim, Negussie Retta, Gulelat Dessie, Sang-Ki Rhee, Kwangoh Koh, Kung-Woo Nam, and Hee Seon Kim.
13. Pharmacogenomics: Its role in re-establishing coumarin as treatment for lymphedema”.
Farinola, N.; Piller, N. (June 1, 2005).
14. Vitamin K antagonism of coumarin anticoagulation. A dehydrogenase pathway in rat liver is responsible for the antagonistic effect.
R Wallin
15. Mechanism of action of warfarin. Warfarin and metabolism of vitamin K 1.
Bell RG, Sadowski JA, Matschiner JT.
16. Stimulation of collagen synthesis in fibroblast cultures by a triterpene extracted from Centella asiatica.
Maquart FX1, Bellon G, Gillery P, Wegrowski Y, Borel JP.
17. Partial-thickness burn wounds healing by topical treatment: A randomized controlled comparison between silver sulfadiazine and centiderm.
Saeidinia A1, Keihanian F, Lashkari AP, Lahiji HG, Mobayyen M, Heidarzade A, Golchai J.
Il Consenso Informato
Per Consenso Informato si intende l’autorizzazione obbligatoria rilasciata dal paziente dopo aver ricevuto le necessarie informazioni da parte del personale sanitario e prima di ricevere un qualsiasi atto sanitario ad esempio la scleroterapia: in buona sostanza il malato ha il diritto/dovere di conoscere tutte le informazioni disponibili sulla propria salute e sulla propria malattia, potendo chiedere al medico o a chi esercita la professione sanitaria tutto quello che non gli è chiaro.
Lo specialista, da parte sua, deve informare dettagliatamente il paziente riguardo al tipo di intervento al quale verrà sottoposto, all’anestesia, ai rischi e alle possibili complicazioni. Il paziente quindi deve avere la possibilità di scegliere, in modo informato appunto, se sottoporsi a una determinata terapia oppure no.
L’obiettivo della richiesta di Consenso Informato quindi, è quello di promuovere l’autonomia e la libertà di scelta dell’individuo nell’ambito delle decisioni mediche e costituisce il fondamento della piena ammissibilità, nell’ambito delle leggi, dell’attività sanitaria ed in sua assenza l’attività stessa costituisce reato.
Quindi non bisogna spaventarsi se su apposita modulistica si leggerà di numerose possibili complicazioni, persino di quelle più rare, perché il Consenso Informato non eliminerà eventuali responsabilità da parte medico.
Il Consenso Informato è un preciso dovere del medico e un diritto del paziente.